giovedì 27 dicembre 2012

Noi che .... Renzi


Noi  che abbiamo immaginato il cambiamento della politica con la nascita del Partito Democratico.

Noi che abbiamo contribuito in questi anni a dar vita ad un messaggio di rinnovamento nei modi, nei contenuti e nei programmi.

Noi che abbiamo dagli inizi sostenuto la candidatura di Matteo Renzi e che abbiamo contribuito ad elaborarne il programma.

Noi che abbiamo fatto crescere i comitati per Renzi perché abbiamo sempre creduto che la politica non si fa solo nei partiti, che abbiamo voluto allargare la partecipazione per dare spazio alle tante persone anche non iscritte a partiti che, sostenendo la candidatura di Matteo Renzi, hanno contribuito al successo delle primarie del centrosinistra.

Noi che siamo convinti che gli eletti siano al servizio dei cittadini e non il contrario e che gli amministratori siano un valore aggiunto da usare non da umiliare.

Chiediamo a tutti i candidati alle primarie del parlamento che si sono riconosciuti nella proposta di rinnovamento e riformismo autentico rappresentato da Matteo Renzi, di dichiarare pubblicamente che saranno i promotori e i sostenitori di tutte le battaglie rappresentate dall'agenda Renzi e che si adopereranno da subito per concepire modi nuovi di relazione coi cittadini: attraverso forme di comunicazione trasparenti e "bidirezionali".

Su queste basi chiediamo a tutti i cittadini elettori delle primarie del centrosinistra che hanno riconosciuto in Matteo Renzi la forza del cambiamento, di sostenere e votare quei candidati che quell'agenda sosterranno. 

In Provincia di Torino vi chiediamo di sostenere Silvia Fregolent e Stefano Lepri

Torino, 27 dicembre 2012,
Rete Comitati Renzi Torino e Officine Democratiche Torino

martedì 4 dicembre 2012

Noi continueremo

Noi continueremo perchè abbiamo intrapreso un cammino assieme per cambiare l'Italia.

Perchè ho incontrato dei compagni di viaggio fantastici, onesti e coraggiosi.

Perchè le idee e il progetto di Matteo Renzi erano già dentro di noi.

Perchè nulla è ormai come prima.

Perchè i corsari non si arrendono alla prima difficoltà.

Perchè non possiamo tradire i nostri figli.

Perchè non si può fermare il vento con le mani.

Fausto Sorino

sabato 1 dicembre 2012

Io non mi sento Italiano


E' il titolo di una canzone di Giorgio Gaber che mi sono ritrovata ad ascoltare oggi. E la trovo molto appropriata a questa giornata preballottaggio, purtroppo. 

Mi scusi Presidente se arrivo all'impudenza 
di dire che non sento alcuna appartenenza.
E tranne Garibaldi e altri eroi gloriosi
non vedo alcun motivo per essere orgogliosi. 
Mi scusi Presidente ma ho in mente il fanatismo
delle camicie nere al tempo del fascismo. 
Da cui un bel giorno nacque questa democrazia 
che a farle i complimenti ci vuole fantasia. 

Già, ce ne vuole proprio tanta di fantasia a definirsi democratici mentre si nega la regola fondamentale di una democrazia: il diritto al voto. Ma siamo in Italia, il Paese in cui tutto è democraticamente possibile. Il Paese con un grado di evasione fiscale e di corruzione pazzeschi, ma ovviamente siamo tutte persone assolutamente per bene. Non vi sembra un pò in contrasto sta cosa? A me si, parecchio, ma la spiegazione è semplice: siamo evasori e corrotti a nostra insaputa. Si, oggi sono acida e sarcastica ma non si può, davvero non si può continuare a raccontarci queste cazzate ridendoci sopra - più o meno amaramente - come se fossero barzellette mentre in realtà rappresentano l'attuale situazione del nostro Paese e il nostro presente... situazione insostenibile ed inaccettabile come il grado di precarietà e di disoccupazione sempre più crescenti. 

Sono cresciuta in un periodo storico in cui la mia generazione - forte delle battaglie e dalle vittorie sostenute dalla generazione precedente - è cresciuta un pò bambocciona con i diritti serviti su un piatto d'argento e pensando alla politica come ad un pianeta lontano e distante che non c'entra nulla con noi. E intanto che le nostre uniche preoccupazioni erano la classifica di campionato la domenica e di chi è stato nominato nella casa del grande fratello in settimana, i piatti d'argento sono esauritii e sarebbe il nostro turno di scendere in piazza ma non ne siamo capaci. Continuiamo a dire quanto la politica sia distante da noi mentre gli diamo la colpa per la situazione in cui oggi ci troviamo. Quindi dopotutto non è poi così distante da noi, visto che ci condiziona, no? Dobbiamo cambiare l'attuale classe politica che ci ha portati a quel paese disastrato che siamo oggi ma dobbiamo anche imparare a cambiare noi diventando cittadini attivi e interessarci di più alla vita politica del nostro paese visto che le decisioni che ne derivano condizionano le vite di tutti noi. 

Dobbiamo imparare a scrivere la nostra storia, e non a vivere quella che gli altri hanno scritto per noi.

- Voto Matteo Renzi perchè la sua figura ha reso capaci alcuni di noi a scendere in piazza, non solo perchè l'Italia ha vinto i mondiali. 

- Voto Matteo Renzi perchè ha fatto comprendere l'importanza di essere cittadini attivi.

- Voto Matteo Renzi perchè non posso lamentarmi dell'attuale classe politica e poi continuare a votarla. 

- Voto Matteo Renzi perchè non finalmente non si vota il meno peggio.

- Voto Matteo Renzi perchè la sua storia politica la sto vivendo direttamente e non mi sono fatta raccontare i 
suoi primi 30 anni da mio padre.

- Voto Matteo Renzi perchè ha dato quella carica di entusiasmo nel credere che il cambiamento sia possibile, insegnandoci però che bisogna non solo volerlo ma anche attivarsi per ottenerlo.

- Voto Matteo Renzi per evitare di riconsegnare il Paese alla destra. Già, perchè un governo con Vendola e Casini insieme vuol dire sprecare il tempo a risolvere i loro perenni battibecchi invece di concentrarsi a risolvere gli innumerevoli problemi del Paese, finchè uno dei due farà cadere il governo.

Certo, questo bischero dovrebbe poi dimostrare di essere bravo anche alla prova dei fatti e non solo viaggiando in camper. Lo voto anche per questo.

Comunque sosterrò chiunque vinca queste primarie perchè è corretto che sia così. Dopodichè ci sono alcune riflessioni che dovrò fare su di me, ma non ora.

Ringrazio gli amici di TorinoPerRenzi con cui ho iniziato l'avventura di queste primarie e gli amici di Adesso! Tocca a noi con cui ho formato il comitato a Nichelino. 

Daniela Taibbi

Domani ci sentiremo migliori se …


Il sogno di cambiare questo Paese fa parte di me fin da quando ero piccolo. Per la prima volta da quaranta anni vedo la possibilità di esaudirlo. Non è più un sogno, è il progetto di migliaia di centinaia di persone che insieme hanno deciso di non vivere di rimpianti, di smetterla di guardarsi i capelli che stanno diventando bianchi ogni giorno allo specchio, di affidarsi alla sorte, ma di recuperare tutte le forze che ogni giorno, e sempre con più difficoltà, mettono nel loro lavoro, nella loro famiglia al servizio del Paese.

Tutto questo è cresciuto incredibilmente, l’entusiasmo si è diffuso in maniera contagiosa. La Torino che amo e che non si è mai rassegnata al declino domani, contro le regole, contro le urla, contro le minacce chiederà di cambiare. Ne sono certo.

Troppe persone in questi ultimi tre giorni mi hanno detto che andranno a votare, troppe. Molte hanno scoperto solo questa settimana che si votava. Sì perché ormai è venuta così meno la fiducia anche nei messi di informazione, oltre che nella politica, per cui fino al dibattito su Rai 1 in tanti non sapevano che c’erano le primarie.

Incredibile? Normalissimo. Alle elezioni politiche del 2008 votarono per il centrosinistra circa 13.600.000 persone, domenica scorsa alle primarie solo 3.100.000. Mancano oltre 10.000.000 di elettori. Purtroppo solo 128.000 di questi hanno mandato la richiesta di partecipare al secondo turno. Altro che elettori del centrodestra, siamo certi che non porteremo a votare alle primarie del centrosinistra tutti i suoi elettori. Peccato.

E questo centrosinistra deve recuperarne di elettori. Deve recuperare la fiducia dei suoi cittadini. Deve vivere di più in mezzo alle persone e meno nelle sezioni dei partiti.

Tutti i volontari che si sono impegnati, molti neanche iscritti ai partiti della coalizione sono stati splendidi. Tutti loro lo saranno anche domani. Indipendentemente per chi voteranno.

Domani sarà una festa. 

Domani ci sentiremo migliori se non manderemo a casa nessuno.

Domani ci sentiremo migliori se riconosceremo l’avversario  

Domani ci sentiremo migliori se guardandoci negli occhi avremo capito autenticamente che il lavoro vero  inizia da lunedì.

Davide Ricca