mercoledì 11 gennaio 2012

Mai come ieri sera

Mai, come ieri sera, sarà stato il freddo o le voci deboli sopra il rumore della città di coloro che sono intervenuti per sostenere le ragioni della loro presenza, mi è stato chiaro il senso della nuova politica. Una politica aperta a tutti, e non solo agli specialisti. Una politica che da anni inseguiamo e che, solo a fatica e lentamente ci stiamo conquistando.
Mai come ieri sera mi è stato chiaro il senso di parole come partito leggero e di legittimazione. Alle nostre spalle, alle spalle di quel centinaio di persone che si sono incontrate, del loro sforzo gratuito e generoso, c'erano un milioneduecentomila firme di altre persone, che non hanno il tempo o la possibilità o anche solo la voglia di dire la loro in modo pubblico e individuabile, ma che vogliono sia chiaro che la politica è di ciascuno di loro e degli altri 59 milioni di Italiani. Che la politica deve essere libera da condizionamenti che non siano quelli dei problemi da risolvere e dei sogni da realizzare e che sopratutto la legittimazione parte da cittadini e arriva ai partiti e non viceversa. Che a essere condizionati devono essere i politici e non loro. Che attraverso le risorse pubbliche di cui i partiti dispongono grazie al prelievo fiscale non si possono comprare il consenso e le idee dei cittadini, ma si devono restituire servizi e prodotti.
Ed è stato bello, come ha detto Davide Ricca, che in quel centinaio di persone ci fossero anche molti politici che han fatto della loro passione un impegno stabile, una professione. Erano li a testimoniare la supremazia dei cittadini sulla politica.

Luigi Brossa - LibertàEguale

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