domenica 19 febbraio 2012

Mozione sulla Città metropolitana di Torino

Avanzata al Consiglio comunale di Torino dalle associazioni che hanno dato vita al "Patto di Azione per le Riforme", che raggruppa Alleanza dei Democratici, l'Associazione radicale Adelaide Aglietta, i Corsari e LibertàEguale.

Premesso che:
  • La città metropolitana è stata per la prima volta individuata dalla legge n°142 dell'8 giugno 1990 sul nuovo ordinamento degli Enti locali e successivamente inserita all’interno del nuovo art. 114 della Costituzione della Repubblica italiana, dopo la riforma dell'ordinamento del 2001, con la modifica del titolo V della Carta Costituzionale.
  • Nel 2007 il Governo guidato da Romano Prodi aveva approvato un disegno di legge-delega in merito che prevedeva che all’interno della Città metropolitana potessero confluire le Circoscrizioni del Comune capoluogo nonché i Comuni limitrofi strettamente integrati all'area urbana. L'iniziativa, nel disegno di legge delega suddetto, spettava al comune capoluogo o al 30% dei comuni della provincia o delle province interessate, che rappresentassero il 60% della relativa popolazione, oppure ad una o più province insieme al 30% dei comuni della provincia/e proponenti.
  • In Italia non è ancora stata istituita nessuna città metropolitana, poiché nel 2008 lo scioglimento anticipato delle Camere ha rinviato il compito di istituire le città metropolitane al Parlamento della XVI Legislatura repubblicana.
  • La materia, nel maggio del 2009, è stata oggetto di delega al Governo, il quale dovrà emanare i relativi provvedimenti normativi. L’art. 23 della legge 42/2009 (legge delega sul federalismo fiscale), approvata dalle Camere, ha introdotto una disciplina transitoria che consente, in via facoltativa, una prima istituzione delle città metropolitane situate nelle regioni a statuto ordinario, in attesa della disciplina ordinaria riguardante le funzioni fondamentali, gli organi e il sistema elettorale delle città metropolitane, che sarà determinata con apposita legge (comma 1, art. 23, L. 42/2009).
  • Le città metropolitane potranno essere istituite a Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria. Ai sensi dell'art. 23, comma 2, della L. 42/2009, la proposta di istituzione spetta al comune capoluogo e alla provincia, congiuntamente tra loro o separatamente (in questo caso è assicurato il coinvolgimento dei comuni della provincia interessata). Successivamente si svolge un referendum confermativo, indetto tra tutti i cittadini della provincia interessata, previo parere della regione. Dopo il referendum, l'istituzione di ciascuna città metropolitana è rimessa a decreti legislativi del Governo, che detteranno una disciplina di carattere provvisorio. I decreti istituiranno il consiglio provvisorio della città metropolitana, composto dai sindaci dei comuni e dal presidente della provincia, e l’individuazione, quali funzioni fondamentali della città metropolitana, della pianificazione del territorio e delle reti infrastrutturali; del coordinamento della gestione dei servizi pubblici; della promozione e coordinamento dello sviluppo economico e sociale.
  • Secondo l'articolo 23, comma 6, della Legge 42/2009, il Governo è delegato ad adottare entro 36 mesi dalla data di entrata in vigore della legge (entro il 21 maggio 2012) un decreto legislativo per l’istituzione delle città metropolitane.
  • Diviene ora oltremodo urgente e necessario riorganizzare tutti i servizi su area vasta per incidere sulla spesa, ottimizzare l’efficienza e ridurre l’incidenza sul territorio delle società partecipate delegate alla fornitura dei servizi suddetti, con accorpamenti che avrebbero l’effetto immediato di ridurre l’influenza deleteria del sottopotere politico e clientelare.
  • La crisi economica in atto e le evidenti difficoltà finanziarie con le quali il Comune di Torino si trova a confrontarsi impongono scelte coraggiose, che possano in concreto produrre riforme capaci di andare incontro, senza incidere sui servizi essenziali erogati, alla necessità di ridurre il livello complessivo di spesa.
  • Alcune Regioni a Statuto ordinario, tra cui ad esempio il Veneto, la Liguria, l’Emilia-Romagna e la Toscana, già negli anni ’90 del secolo scorso hanno approvato leggi o delibere che individuano i confini delle aree metropolitane, pur non potendo ancora costituirle pienamente.
  • Le province attuali appaiono sempre più come un retaggio napoleonico superato, le cui competenze, in caso di abolizione, possono essere pienamente assunte dalle regioni, dai consorzi di comuni e dalle città metropolitane, con la conseguente riduzione dei costi, la razionalizzazione dei servizi e una maggiore efficienza dell’amministrazione pubblica.
  • La stessa UPI (Unione Province d’Italia) ha presentato il 7 febbraio 2012 una proposta di legge delega al Governo per l’istituzione delle città metropolitane, la razionalizzazione delle province e il riordino dell’amministrazione periferica dello Stato e degli enti strumentali.
Tutto ciò premesso, il Consiglio comunale impegna il sindaco e la Giunta:
  1. Ad attuare nel più breve tempo possibile tutti i passi formali previsti dall’attuale legislazione per giungere alla costituzione della Città Metropolitana di Torino, che rappresenta a livello locale uno degli strumenti più efficaci da attuare in termini di riorganizzazione e razionalizzazione della gestione e del Governo del territorio;
  2. A promuovere la convocazione di un tavolo di dialogo e di confronto che coinvolga nel processo di realizzazione della Città Metropolitana torinese, oltre al Comune di Torino, la Regione Piemonte, la Provincia di Torino, tutti i comuni confinanti con gli attuali limiti comunali della città di Torino e gli altri Comuni non confinanti ma che comunque sono evidentemente strettamente integrati all'area urbana torinese;
  3. A chiedere un incontro con i Presidenti della Camere affinché al più presto vengano calendarizzate e discusse le proposte di legge di attuazione dell’art. 114 della Costituzione relativo alle Città metropolitane;
  4. A prendere contatto con l’attuale Governo per promuovere un’azione che vada verso la realizzazione di tutte le città metropolitane previste dalla Costituzione italiana e per ribadire la volontà della Città di Torino di costituire la Città Metropolitana di Torino.

Torino, 14 febbraio 2012

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