sabato 3 dicembre 2011

Trasparenza e qualità nelle nomine pubbliche

Proposta di iniziativa popolare di deliberazione del Consiglio comunale di Torino

I Corsari di Torino aderiscono alla raccolta firme promossa dai radicali e dall’associazione “Idee per Torino” sulla "Trasparenza e qualità nelle nomine pubbliche"; qui di seguito viene riportata la proposta di delibera.

RELAZIONE
       Esiste, accanto agli enti territoriali elettivi, un vasto insieme di enti di varia natura e scopo che agiscono in ambiti di pubblico interesse : aziende e società, istituzioni e fondazioni, organizzazioni di genere diverso. In questi enti il comune interviene esprimendo uno o più, o tutti, i componenti degli organi direttivi o di controllo.
     Questi enti, che fra l’altro in molti casi operano svincolati dalle norme che regolano gli enti elettivi, devono, nel mondo d’oggi, esporsi e rispondere a due esigenze di buon funzionamento:
  • riconoscere, nel momento della scelta degli amministratori, il primato del merito e della competenza rispetto al pur rilevante elemento di rappresentatività e di indirizzo politico. Si tratta non solo di equità verso le persone, ma del miglior funzionamento e successo dell’organizzazione.
  • Aprirsi alla conoscenza e alla discussione della società civile e della cittadinanza attiva quanto alla propria attività, e nello specifico alla qualità delle persone investite di responsabilità.
L’interazione di questi due aspetti può avviare un circolo virtuoso con ricadute sia sulla capacità di individuazione di obiettivi e di raggiungimento di risultati da parte dell’ente, sia sulla crescita e vitalità di prassi partecipate e di una nuova consapevolezza comunitaria e democratica.

La scelta delle persone da nominare in questi enti spetta al sindaco, che segue indirizzi generali dettati dal consiglio comunale. Indirizzi e procedure vigenti appaiono però datati, e vanno arricchiti inserendo quattro momenti che precedono il formale decreto di nomina.
  1. definizione della qualità ricercata - Per ciascuna posizione da ricoprire viene stilato un profilo delle funzioni da svolgere e connessi requisiti, esperienze e capacità che si ricercano; altri elementi da tener presenti nel caso concreto, quali indicazioni sul contesto nel quale interviene la nomina e sui risultati attesi dall’incarico. Il tutto da inserire nel relativo bando.
  2. preselezione degli aspiranti - Un comitato ad hoc, nominato dal sindaco e che a lui riferisce, esamina le dichiarazioni di disponibilità e i documenti allegati e, valutando le candidature sotto il profilo strettamente tecnico-professionale, evidenzierà quelle che integrano in misura idonea i requisiti richiesti, che elencherà in ordine alfabetico o altro che non implichi graduatoria di merito.
  3. pubblicazione degli idonei - La rosa così formata viene resa di pubblica ragione, insieme con i curriculum e atti inerenti pervenuti, in particolare mediante pubblicazione in evidenza nel sito del comune. Vengono indicati anche i nomi dei componenti il comitato di preselezione.
  4. discussione pubblica - Questa fase può concretizzarsi in vari modi . audizione aperta in sede istituzionale, manifestazione pubblica con eventuale partecipazione degli aspiranti, contributi scritti di singoli cittadini, o con altre modalità. La discussione si conclude tre giorni prima della scadenza del termine per la nomina senza formali conclusioni né votazioni; i verbali, documenti, e memorie che ne risultano vengono riportati al sindaco.
        Fatto questo, il sindaco procede alla nomina, valutando a suo giudizio i risultati della discussione, che non costituiscono per lui alcun vincolo.

Criteri analoghi, più snelli, valgono per le nomine spettanti al consiglio comunale.


IL  CONSIGLIO  COMUNALE
PREMESSO che il T.U.E.L. 18 agosto 2000, n. 267, all’art. 10 “Diritto di accesso e di informazione”, comma 1, detta “Tutti gli atti dell’amministrazione sono pubblici, ad eccezione di quelli riservati per espressa indicazione…” e che nello stesso art. 10, comma 2, vengono individuate indicazioni per garantire tale diritto di accesso e di informazione, demandando comunque ad apposito regolamento.
CONSIDERATO che lo Statuto del Comune di Torino, all’art. 20, c. 1, dispone che “il Comune di Torino riconosce, garantisce e promuove il diritto del cittadino ad essere informato in modo completo ed obiettivo sull’attività degli organi e degli uffici, nonché su ogni altro aspetto afferente l’Amministrazione, quale necessario presupposto per la realizzazione della piena trasparenza amministrativa e per l’eliminazione di ogni ostacolo, formale e di fatto, alla partecipazione ed organizzazione politica, economica e sociale della città”.
Che l’art. 14 dello Statuto  e 7 segg. Del Regolamento comunale n. 297 dettano norme in tema di proposte di deliberazione di iniziativa comunale CONSIDERATA la volontà crescente da parte dei cittadini di ricevere un’informazione dettagliata sulle attività deliberative e di gestione dell’Amministrazione comunale; di veder confermato nella prassi la distinzione dei ruoli di indirizzo e controllo da quelli gestionali; ed altresì la distinzione fra potere esecutivo e potere normativo, in ragione della distinta legittimazione popolare; 
D E L I B E R A
1. Ai sensi dell’art. 42 comma 2 lettera m del T.U.E.L 18/8/2000 n° 267 è adottato il seguente
ATTO DI INDIRIZZO SULLE NOMINE PRESSO ENTI
     DEFINIZIONE E PUBBLICITA’ DEI POSTI - Annualmente, a mezzo stampa e in evidenza nel sito internet (“sito”) del Comune, verrà pubblicato l'elenco di tutte le nomine da effettuare nell'anno seguente.
      Per ciascuna posizione da ricoprire verrà stilato un profilo delle funzioni da svolgere e connessi requisiti, esperienze, e capacità che si ricercano; potranno essere precisate anche indicazioni sul contesto nel quale interviene la nomina e sui risultati attesi dall’incarico.
    A tempo opportuno per ciascuna posizione verrà pubblicato un bando, da pubblicizzare come sopra detto, indicante l’ente cui si riferisce, i posti da ricoprire, la durata delle cariche, i requisiti inderogabili richiesti, i compensi previsti, le eventuali cause di incompatibilità e di ineleggibilità, i termini per la presentazione delle candidature, che cadranno di regola l’ultimo giorno del mese. Il bando conterrà inoltre la descrizione delle esperienze e capacità che si ricercano ed elementi connessi, che verrà seguita come indirizzo di massima.
     PRESENTAZIONE E PRESELEZIONE DELLE DOMANDE - Gli interessati potranno presentare al Sindaco una dichiarazione di disponibilità alla nomina unitamente all'indicazione dell'ente al quale si riferisce, accompagnata da un curriculum redatto secondo un modello predisposto dal Comune e dalla eventuale proposta di enti, associazioni ed organismi. Tutti i curriculum pervenuti saranno pubblicati sul sito del Comune.
     Le nomine dovranno seguire due differenti procedure in relazione alla natura ed all'importanza dell'Ente per il quale occorre procedere alla nomina, una normale e una semplificata, meglio definite nel Regolamento del consiglio comunale.
     In entrambi i casi tutte le domande e la documentazione allegata saranno sottoposte ad una commissione di preselezione nominata dal sindaco. i nomi dei componenti la commissione di preselezione e il loro curriculum saranno pubblicati sul sito del Comune. La commissione, valutando le candidature sotto il profilo strettamente tecnico-professionale, evidenzierà quelle che integrano in misura idonea i requisiti richiesti, e le elencherà in ordine alfabetico o altro che non implichi graduatoria di merito.
     PUBBLICAZIONE E DISCUSSIONE - Nella procedura normale la rosa definita dalla preselezione, con la documentazione inerente, verrà depositata agli effetti previsti dal Regolamento, e allo stesso tempo pubblicata in evidenza sul sito del comune.
     Sulla base di tali informazioni, secondo quanto stabilito dal regolamento, potrà essere prevista una audizione aperta presso il consiglio comunale. La discussione si svolge con contributi personali non rappresentativi di terzi; si conclude tre giorni prima della scadenza del termine per la nomina senza formali conclusioni né votazioni; i verbali, e documenti, che ne risultano vengono riportati al sindaco.
     Nella procedura semplificata il sindaco deposita per ciascuna posizione da coprire il solo nominativo della persona che intende nominare.
     In entrambi i casi, tutti hanno facoltà di depositare memorie scritte sull’argomento.
     REQUISITI GENERALI - I rappresentanti del Comune nei vari Enti dovranno possedere comprovata competenza tecnica, giuridica o amministrativa adeguata alle caratteristiche specifiche dell'attività che dovrà essere svolta. Essi dovranno essere scelti considerando a tal fine, ed in relazione agli obiettivi del Comune e degli enti, i requisiti emergenti dall'iscrizione in albi professionali, dagli incarichi accademici ed in istituzioni di ricerca, dall'esperienza amministrativa o di direzione di strutture pubbliche e private, dall'impegno sociale e civile.
     I nominati non dovranno trovarsi in situazione di  incompatibilità di interessi rispetto all'ente nel quale rappresenteranno il Comune. L'insorgenza successiva alla nomina, di una siffatta situazione determinerà la revoca dell'incarico.
     A garanzia delle pari opportunità il sindaco, nel decretare o designare ciascuna nuova nomina, avrà cura che ciascun genere sia rappresentato da almeno un terzo dei nominati, computato fra tutti i rappresentanti del comune in quel momento in carica.
     REQUISITI SPECIFICI - Negli organi amministrativi delle aziende municipalizzate e/o aziende speciali o delle società che gestiscono servizi di rilevante interesse per il Comune, il Sindaco dovrà garantire una pluralità di competenze afferenti: la materia oggetto dell'attività specifica dell'azienda; l'organizzazione aziendale; la materia economico-finanziaria.
    Per gli enti ed istituzioni di cultura dovrà essere rispettato il pluralismo degli orientamenti culturali. Per quelli di tali enti che comportino significativi impegni sul bilancio comunale dovrà inoltre essere assicurata la presenza della opportuna competenza economico-finanziaria.
     Per gli enti per i quali la Città abbia come obbiettivo la dismissione delle partecipazioni o lo scioglimento, la scelta dovrà cadere su persone che offrano garanzie di idonea esperienza e capacità nel perseguire lo specifico obiettivo dell'Amministrazione ed il suo interesse economico.
     Per i collegi sindacali o dei revisori, occorrerà l'iscrizione ad un albo ufficiale di Revisori Legali.
    REVOCA - Il Sindaco potrà procedere alla revoca dei rappresentanti della Città, per motivate gravi ragioni, informandone contestualmente i Capi Gruppo.
     Il rinvio a giudizio per reati di natura dolosa (con esclusione dei reati di opinione) di un rappresentante presso qualsiasi tipo di Ente, controllato o meno, costituisce motivo di revoca.
     PUBBLICAZIONE - Notizia di tutte le nomine decretate, delle revoche e delle eventuali dimissioni verranno pubblicate nel sito del Comune.

2. Gli articoli 82 e 83 del Regolamento del consiglio comunale sono sostituiti dai seguenti.

Articolo 82 - Nomina, designazione e revoca da parte del Sindaco dei rappresentanti del Comune.
1. Il Sindaco nomina, designa e revoca i rappresentanti del Comune sulla base delle disposizioni statutarie e regolamentari, e degli gli indirizzi deliberati dal Consiglio Comunale a norma di legge.
 
2. Le nomine da effettuare nelle aziende speciali, istituzioni, società di capitali e consortili, istituti di credito e loro enti di controllo o fondazioni, università, Politecnico, Teatro Stabile, musei, istituzioni culturali a rilevanza internazionale, fondazioni culturali, devono avvenire nel rispetto delle procedure di cui al comma successivo. Il Consiglio Comunale, con la deliberazione d'indirizzo di cui al comma 1, può stabilire l'applicazione della stessa procedura alle nomine in altri enti o l’estensione della procedura semplificata di cui al comma 4 a taluno degli enti indicati al presente comma.

3. Il Sindaco nomina una commissione di preselezione, composta da personalità di comprovata capacità e indipendenza , che ha il compito di valutare le candidature pervenute e stilare l’elenco dei candidati che hanno i requisiti minimi necessari. Almeno quindici giorni prima di procedere alla nomina, il Sindaco deposita l’elenco dei candidati idonei proposto dalla detta commissione di preselezione, insieme con la dichiarazione di disponibilità, il curriculum, e altri atti inerenti, dei soggetti ivi indicati; di tutti gli atti dispone allo stesso tempo la pubblicazione in evidenza nel sito del comune, e la comunicazione al Presidente del Consiglio Comunale ed ai capigruppo. Qualora il Presidente lo decida o due capigruppo o otto consiglieri comunali lo richiedano entro i cinque giorni successivi alla comunicazione, la Conferenza dei capigruppo, integrata dalla commissione consiliare competente per materia, procede all'audizione pubblica dei candidati indicati dal Sindaco. Il verbale sintetico, o la registrazione delle eventuali audizioni ed ogni eventuale memoria scritta sulle candidature, devono essere rimessi al Sindaco almeno 48 ore prima della scadenza del termine per la nomina.

4. Per le nomine da effettuare in altri enti, il Sindaco deposita almeno cinque giorni prima della nomina il curriculum dei soggetti che intende nominare, dandone informazione scritta al Presidente del Consiglio Comunale ed ai capigruppo consiliari, e disponendone la pubblicazione in evidenza nel sito del Comune.

5. Quando il Sindaco procede ad una revoca, ne informa allo stesso tempo il Presidente del Consiglio Comunale e i capigruppo. Il provvedimento di revoca è pubblicato sul sito del Comune.

6. Quando un rappresentante della Città rassegna le dimissioni, ne viene data immediata informazione al Presidente del Consiglio Comunale e ai capigruppo. Le dimissioni sono pubblicate sul sito del Comune.

Articolo 83 - Nomine di competenza del Consiglio Comunale.
1. Il Consiglio Comunale delibera le nomine attribuite dalla legge alla sua competenza

2. Allo scopo di rispettare i criteri di trasparenza e pubblicità, previsti dallo Statuto, le nomine di competenza del Consiglio Comunale sono precedute da apposito bando, pubblicato in evidenza nel sito del Comune e su almeno un quotidiano di rilevante diffusione regionale, nel quale sono evidenziati i posti da ricoprire, la durata delle cariche, i requisiti richiesti, le eventuali cause di incompatibilità e di ineleggibilità, i termini per la presentazione delle candidature.

3. Entro i termini stabiliti ogni consigliere comunale può proporre un candidato alla nomina. La proposta da lui sottoscritta, corredata dalla dichiarazione di disponibilità e dal curriculum del candidato, contenente i dati e le dichiarazioni previste dallo Statuto e da altre deliberazioni del Consiglio Comunale, in base ad un modulo approvato dalla Conferenza dei Capigruppo.

4. L’elenco delle candidature presentate, corredato dei curriculum e di ogni altro atto inerente, è pubblicato in evidenza nel sito del comune. Qualora il presidente lo decida, o un capogruppo o quattro consiglieri comunali lo richiedano entro i cinque giorni successivi alla pubblicazione, la conferenza dei capigruppo integrata dalla commissione consiliare competente procede all’audizione pubblica di tutti i candidati. L’audizione non dà luogo ad alcun voto. Il verbale sintetico o la registrazione delle eventuali audizioni sono depositati a corredo della delibera di nomina all’atto della convocazione del consiglio comunale a tal fine; viene depositata anche ogni eventuale memoria iscritta inerente l’argomento.

5. La votazione avviene con le modalità stabilite dal successivo articolo 126, comma 4.

6. Qualora l'ordinamento stabilisca il numero minimo di eletti espressi dalla minoranza consiliare, la votazione avviene con le modalità stabilite dal successivo articolo 126, comma 4, lettera b).

7. Il Consiglio Comunale, per motivate ragioni, può deliberare, con votazione segreta, la revoca di rappresentanti del Comune la cui nomina è di sua competenza. La proposta di deliberazione di revoca è approvata se ottiene il voto favorevole della maggioranza dei componenti il Consiglio.

8. In caso di dimissioni o revoca di un nominato, che costituisca il numero minimo di rappresentanti garantito dalla legge alla minoranza, sono sottoposti al voto unicamente candidati proposti da consiglieri di minoranza.

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